Ho atteso fin troppo,non credi? Ma tanto non capiresti,ne sono più che sicuro. Intanto sei distante e questo basta a rassicurarmi più di tutto;mi rincuora soprattutto il fatto che evidentemente non potremo più vederci e chiusi ciascuno nelle proprie ferite non sguaineremo mai più le nostre spade. Non siamo guerrieri, nemmeno viaggiatori, noi siamo il niente. Il niente non ha dimensioni proprie, scudi fissi per difendersi, si immerge sott'acqua per ascoltare quel silenzio che non trova in nessun altro posto, credimi,inoltre,conosco i suoi pentimenti: si vergogna di essere così,ma ti assicuro che svegliarsi la mattina, sentirsi soli in mezzo alla folla e dubitare della propria capacità di intendere di volere non sempre stufa. Nemmeno incoraggia,stanne pur certo. Ma la sfiga ci è caduta addosso come un meteorite e ho confuso le persone, la natura,con un'unica immensa bruttura da evitare, incomprensibile a prescindere, e quando ho trovato fiori maledetti, ti giuro ho provato di nuovo emozioni, il mio cuore ha ridato origine ai suoi ingranaggi oscuri. E io, bhè, se provassi a spiegartelo mi rideresti in faccia, ma ho sentito aprirsi dentro me una voragine senza fine, un pozzo glaciale:era il mio nuovo rifugio, era l'ombra di un nuovo mondo, a cui comunque non avrei potuto accedere, ma che comunque, schiaffato in basso all'umido, potevo contemplare all'infinito.
http://www.youtube.com/watch?v=8EcUSJMVYxw
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