Rimango sempre rapito dalla bellezza dell'Universo femminile, rischiara sempre il buio e magicamente risolleva il fiato corto,scagliando in piena ira l'apatia nel confessionale della contemplazione. Siamo tutti estasiati a simile visione, ma non ci saziamo mai della gioia infinita che quella vista ci propone, siamo ingordi e golosi, non ci basta mai. Ecco perchè sovviene il dolore, come mieloso veleno, un calmante omicida, tremendamente efficace. E lentamente diventa un'ossessione, una maniacale dipendenza, una caparbia indecisione che si macchia di misticismo e scelleratezza. Ecco, la donna, che meraviglia può essere, un fiume in piena che sfocia nel delirio dell'indifferenza. Una gioia per gli occhi, un supplizio per l'anima.
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