Posto che la noia è la mia più grande sciagura, tu sia la benvenuta, lieta creatura, qui dove non esistono regole nè tristi realtà da dover sopportare. Il peso delle tue offese non sarà mai una scusa per sbatterti fuori, io vorrò sempre ascoltarti e annegare incantato nei tuoi occhi.

lunedì 26 luglio 2010

Perchè scrivi?


Tu mi chiedi perchè io scriva?

Mi chiedi perchè io stia vivendo,in pratica. Per me equivale a respirare, a correre su fosfati e diamanti, a dondolare tra versanti colmi di disumana bellezza. Non mi arrendo in questo. Ed è l'unica ultima spiaggia. Si respira grazia qui. Te l'assicuro anche se permane in te l'odor di straniero. oso fidarmi della mia scrittura. Non per altro perchè sa trasportarmi via lontano, in inenarrbili terre profumate di mai e di sempre, ove lambire e sfrenare i sensi, appannare l'orizzonte come giocando a poker. Non sento più niente, tutto si tace. Tutto si sfuma come al mare, come s'afferra un aquilone e ci si lascia rapire. C'è dell'inedito e del cantato, un'invocatio sfrenata dentro il mio ventricolo sinistro. Una mano perpetua che scandisce un ritmo luminoso e lunare. E non termina mai di sentirmi. Scrivo perchè non riuscirei ad ogni modo di farne a meno. No, proprio no. Scriverei col pensiero come in viaggio. Come all'inferno. Scrivo per mirabile sollievo. Un idillio. Un cimelio. Una fonte di rugiada approssimata ai miei capelli spettinati. Sparpagliati. Lo senti? Lo senti com'è immortale giocare con le parole? Non ci si annoia mai. Mai e poi mai. Si potrebbe continuare per millenni e poi averne subito di nuovo voglia,nostalgia. Un po' come fare l'amore, in maniera pulita e veritiera, affacciandosi alle maree della Luna. Non mi va più di morire quando afferro i miei pensieri, fingo di ordinarli e li slancio su foglio,una pietra, una foglia caduta in Gennaio. Ed per questo che sono ancora qui. Perchè scrivo. Perchè mi ridà il sorriso che consente al mio ego d'amare. Sì, sento che è la chiave.La chiave d'ogni arcano mistero e meraviglia!

1 commento:

  1. L'essenza della scrittura, davvero... Proprio quello che si sente quando si lascia scivolare la mano sulla carta o le dita sulla tastiera del computer, proprio quello che si prova a togliere il freno al cervello e vomitare i propri pensieri, tutti. Come quando cade la neve, e la si prende in mano per un po', e brucia i palmi a stringerla a lungo, però è divertente, perché la neve non c'è sempre. Ma si avrebbe così voglia che cadesse sempre, tutti i giorni, per correre a bruciarsi le mani... Ho riscoperto i tuoi scritti, Aldo... Che brividi leggerli, certe volte... :)

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